TANGO SALÓN: eleganza e ritmo

(Fonte: http://www.tangoquerido.com/lasalidabasica.htm)
TANGO SALÓN: eleganza e ritmo

È il tango per eccellenza. È lo stile che contiene le chiavi del tango degli anni '40: eleganza e ritmo. È il tango di questa epoca d'oro nella sua espressione più pura. Appoggiare bene i piedi, mantenere un buon abbraccio, sospendere il ballo con pause. Camminare... camminare con abbondanza di combinazioni sottili, ma molto esigenti nel dettaglio.
I migliori ballerini di salón di Buenos Aires si incontrano, come una volta, nel quartiere Villa Urquiza e nei dintorni (Saavedra, Villa del Parque, La Siberia, Devoto). Attualmente nei club Sunderland, Sin rumbo, Akarense, Platence, Pinocho, Estudiantes del Norte. Negli anni '50 il tango de salón subì una modifica singolare, per molti una "involuzione". Nelle caffetterie del centro di Buenos Aires, piccole e gremite, nacque uno stile fatto di piccoli passi, spostamenti brevi circolari, piccoli avanzamenti e retrocessioni, e un abbraccio ben stretto, influenzato anche dall'arrivo del bolero negli anni '60. Un modo particolare di seguire il ritmo, con accelerazioni quasi automatiche, non molto lontano dal modo di ballare lo swing, ma senza le sue figure. Questo stile, inizialmente detto "cortito" o, spregiativamente, "de confiteria", è oggi conosciuto come "milonguero", o "almagro", dal nome di un famoso club, il più frequentato dagli appassionati di questo stile (anche se il club Almagro degli anni '50 e '60 non è lo stesso che conosciamo oggi). È uno stile gradevole, meno complesso ma molto ritmico. Si balla nel centro di Buenos Aires, nelle sale Regin, Viejo Correo, Hotel Savoy, Confitería Volver, Confitería La Ideal e soprattutto nel già menzionato Almagro.(*)

TANGO FANTASIA: l'immaginazione ha le sue regole

La creatività dei ballerini ha dato vita ad un universo di "figure": per quanto complesse, esse si sottomettono alle regole dell'improvvisazione, ma quasi mai vengono eseguite nel salón perché in una sala affollata intralcerebbero il ballo.
È questo tipo di stile che i milongueros e i ballerini chiamano "tango fantasia" legato alle esibizioni e agli spettacoli. Non tutto ciò che si vede sul palcoscenico è tango-fantasia, specialmente quando ci si allontana troppo dalla relazione che la fantasia conserva gelosamente con il tango de salòn - poiché le regole sono le stesse. Quando si abbandonano queste regole o le figure diventano visibilmente impossibili da improvvisare il tango diventa tango-danza, da spettacolo, anche se i limiti non sono molto chiari. Per alcuni milongueros, i più anziani, tutti i passi che superano un mezzo giro fanno parte del tango fantasia. Il tango fantasia sarà comunque migliore quanto più solide sono le basi di salón del danzatore.
Uno dei grandi creatori in questo stile è stato Antonio Todaro, ballerino e maestro di ballerini soprattutto dell'ultima generazione. Anche se - come dicono i vecchi milongueros per descrivere il livello mai più raggiunto del ballo - «una volta, in ogni quartiere, in ogni club, ce n'erano cento di Antonio Todaro...» (*)
(*) da Stili di tango, di Esteban Moreno e Claudia Codega).

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